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Visitando il piano interrato del museo, oltre all’ampia area destinata ai bambini, puoi scoprire la galleria dedicata ad uno dei più famosi scrittori cinesi moderni: Jin Yong.

In realtà questo è lo pseudonimo con cui l’autore ha firmato i suoi romanzi scritti tra gli anni ’50 e gli anni ’70. Si tratta infatti di Louis Cha, noto giornalista, che nel 1955 cominciò a pubblicare i suoi romanzi. Le sue opere, inizialmente presentate a puntate su alcuni quotidiani di Hong Kong, hanno riscosso un tale successo che sono state poi stampate in versione integrale. I suoi scritti sono apprezzati in gran parte dei paesi asiatici e gradualmente si sono diffusi anche in molti paesi occidentali dove sono stati tradotti in moltissime lingue.

Ma a quale genere appartengono i suoi capolavori? Al genere “wuxia”, in Occidente chiamato “cappa e spada”, uno stile letterario improntato sulle arti marziali, spesso ambientato nel passato, ai tempi delle antiche dinastie cinesi. I protagonisti, abili conoscitori delle arti marziali, sono nobili d’animo, coraggiosi, non sono sottomessi a nessuno, e combattono contro chi causa ingiustizie e torti.

I romanzi di Jin Yong hanno ispirato film, telefilm e videogiochi e hanno influenzato moltissimo la cultura cinese, ma anche quella occidentale.

Il genere artistico ispirato alle arti marziali è diffuso in tutto il mondo, soprattutto nella cinematografia, dai classici film con il grande Bruce Lee, a quelli americani con Jean-Claude Van Damme, ai più recenti “Seven Sword” o “La foresta dei pugnali volanti” prodotti in Cina e conosciuti in tutto il mondo. Jin Yong è stato uno dei principali ispiratori di questo genere.

Quindi, se anche tu sei un appassionato di arti marziali, o se anche solo sei curioso di capire come nasce un “best seller”, fai un salto a scoprire i tanti cimeli esposti e troverai gli scritti originali, poster di film ispirati ai romanzi dello scrittore, edizioni dei suoi romanzi e tanto altro.

 

 

Curiosità: da luglio 2013 a luglio 2018, per ben 5 anni, il museo ha ospitato un’altra incredibile esposizione su questo affascinante tema, dedicata al leggendario Bruce Lee, per celebrarne il mito a 40 anni dalla scomparsa.

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