L’Amministrazione della Musica Divina, che copre una superficie di quasi 10.000 metri quadrati del Tempio, fu la più prestigiosa accademia di musica rituale in Cina nei seicento anni di regno delle dinastie Ming e Qing. Qui venivano conservati gli strumenti musicali cerimoniali e ci si esercitava a suonare e a danzare.
Costruito nel 1420, il complesso, diviso in tre cortili, è considerato una delle cinque strutture più importanti del Tempio del Cielo.
La struttura, alla sua fondazione, ospitava circa 300 persone tra musicisti e ballerini di corte, che in pochi anni si moltiplicarono, sino a raggiungere i 2.200 elementi durante il regno dell'Imperatore Jiajing.
Devi sapere che questo era anche un luogo di svago: ogni anno i funzionari che accompagnavano l'imperatore a venerare il Cielo infatti, affittavano case nelle vicinanze. Nella zona vennero allestiti dei negozi e per anni qui si svolse persino una fiera che fu abolita durante la dinastia Qing.
Il padiglione più grande del primo cortile, di circa 600 metri quadri, chiamato Ningxi, era usato per gli strumenti musicali utilizzati per la musica rituale Zhongheshaoyue, una delle due più importanti della Cina, ed era il luogo in cui si svolgevano le prove dei funzionari di corte e degli artisti cerimoniali. Ora, oltre agli strumenti, ospita spettacoli di musica e danza antica sacrificale.
Dietro il padiglione Ningxi, trovi il padiglione Xianyou che, in origine, era dedicato all'Imperatore taoista Xuanwu e ad alcuni Dei della musica. Il padiglione ha sette stanze ed è meravigliosamente decorato con dipinti a tempera sia all’esterno che all’interno. Vi trovi una mostra di abiti e costumi da cerimonia e di scena degli artisti oltre a ritratti e statue dei musicisti.
Il complesso è circondato da 79 verande che ora vengono utilizzate come padiglioni per una mostra di strumenti musicali come arpe, salteri, tamburi, Xun, una specie di ocarina, e flauti Xiao.
Curiosità: Se non hai familiarità con gli strumenti musicali cinesi, pensa che qui puoi provare addirittura a suonarli, è infatti permesso cimentarsi con quelli meno antichi.