ACCADEMIA CARRARA

Storia

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Durata file audio: 2:32
Italiano Lingua: Italiano
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L’Accademia Carrara di Belle Arti è l’unico museo italiano che è sorto grazie a una donazione privata, per merito del conte Giacomo Carrara che, alla fine del settecento, decise di lasciare la sua ricchissima collezione alla città di Bergamo. Studioso e appassionato d’arte, il conte Carrara fondò una scuola di pittura per i giovani della zona e diede l’avvio alla costruzione di un palazzo destinato ad ospitare la sua collezione, prima sparsa nelle case di sua proprietà. Alla sua morte, poi, nel 1796, lasciò ogni suo avere all’Accademia perché continuasse la sua attività.

L’architetto Simone Elia progettò l’edificio dove puoi trovare la collezione; il palazzo fu completato nel 1810 e comprendeva anche la costruzione dove aveva sede la vecchia Scuola di Pittura. All’inizio del Novecento, però, per dare più spazio alla scuola, venne realizzata una nuova ala, nel giardino retrostante.
La raccolta si è arricchita nel tempo fino a superare i 1.800 dipinti, grazie ad altre numerose donazioni, quasi duecento, tra le quali quelle del conte Guglielmo Lochis, quella di Giovanni Morelli e più recentemente di Federico Zeri.

Dopo essere stata amministrata da una fondazione per più di un secolo, dal 1958 l’Accademia è passata nelle mani del Comune di Bergamo e ora fa parte dei musei civici di Bergamo. 

L’Accademia Carrara, lontana dalle correnti del turismo di massa, ti permette di calarti in un angolo di pace fuori dal tempo. Un recente restauro, durato sette anni, dal 2008 al 2015, ha rinnovato l’elegante palazzo creando un percorso che valorizza ogni opera mettendola in armonia con le altre, con l’ambiente ed i visitatori.

Un chiaro svolgimento cronologico ti accompagna sala dopo sala, ognuna dedicata a una fase artistica o a un tema; ti segnalerò alcune sale per aiutarti ad apprezzare alcuni dei quadri più belli.

 

Curiosità: Durante i recenti lavori per rinnovare l’allestimento, sono state recuperate dai magazzini del museo le antiche cornici originali, che sono state pulite, restaurate ed ora sono tornate ai loro dipinti.

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