DUOMO DI BERGAMO

Introduzione E Interno

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Durata file audio: 2:31
Italiano Lingua: Italiano
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La grandiosa facciata in marmo bianco della fine dell’Ottocento del Duomo contrasta con la semplicità degli edifici medievali circostanti che sono il risultato di lunghe vicende iniziate addirittura 3.000 anni fa, quando questo luogo era già abitato.

Il Duomo, dedicato a Sant’Alessandro patrono di Bergamo, venne eretto subito dopo l’affermazione del Cristianesimo, proprio nel quartiere più importante della città romana, dove passava anche una strada commerciale, con botteghe, laboratori di artigiani e dimore residenziali. Dopo il 1100, però, la chiesa venne ricostruita in forme romaniche, mentre già si edificava anche la vicina Santa Maria Maggiore.

Nel 1459 cominciarono invece i primi lavori di allargamento che vennero affidati ad uno dei più celebri architetti del Rinascimento, il fiorentino Filarete, che progettò una magnifica costruzione. Fu completata la cappella sul lato sinistro dedicata a Santa Caterina e San Girolamo ma i lavori purtroppo si interruppero con la morte del Filarete.

Dopo alcuni interventi minori, i rifacimenti ripresero nel 1611, e nel 1693 fu consacrata l’attuale cattedrale, dedicata a Sant’Alessandro, che venne poi ancora rimaneggiata alla fine del 1800 con l’edificazione della facciata che vedi.

All’interno lo spazio è molto luminoso, ampio e solenne, dominato dalla tinta bianca delle pareti su cui serpeggiano eleganti dorature.

Tra i fantasiosi dipinti del 1700 celebranti i santi martiri, ti invito a cercare Il martirio di San Giovanni Vescovo di Giovanni Battista Tiepolo: più che un martirio sembra un’opera di teatro con l’angelo che scende a capofitto! Vedrai che non ti deluderà.

Non perderti il Coro in legno del Seicento dietro l’altare e la scenografica cattedra vescovile scolpita da Andrea Fantoni. Se fai attenzione inoltre, scoprirai che la chiesa contiene ben tre organi che sono tra i più pregiati d’Italia.

Curiosità: Sant’Alessandro era un soldato romano condannato a morte come cristiano. Secondo la leggenda, quando il boia stava per ucciderlo, Alessandro gli sembrò grande come una montagna, il boia rimase paralizzato ed il santo fuggì. Alessandro venne così giustiziato solo dopo una seconda cattura.

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