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Se sei abituato a pensare che le fortificazioni servano solo come difesa contro i nemici stranieri, nel caso della Rocca di Bergamo ti sbagli.

Fu infatti costruita nel Trecento per difendere proprio uno straniero, il re Giovanni di Lussemburgo. Era il tempo in cui Bergamo era un Comune medievale dilaniato da lotte e contese tra le diverse famiglie e per mantenere l’ordine fu chiamato un reggente esterno. La potente Rocca serviva a difenderlo contro i cittadini contrari al suo arrivo. Fu poi sede delle truppe dei successivi padroni di Bergamo: i Visconti di Milano e i Veneziani che la allargarono all’attuale cittadella fortificata. Ai veneziani si deve il torrione circolare e la costruzione di un edificio al suo interno, la cosiddetta scuola dei Bombardieri.

 

Devi inoltre sapere che durante la guerra per l’Unità d’Italia, la Rocca era occupata dalle truppe austro-ungariche ma successivamente venne conquistata da Giuseppe Garibaldi l’8 giugno 1859.

Oggi è un piacevolissimo percorso tra i giardini, ballatoi, torri e cimeli di guerra, suggestivamente disposti nel Parco delle Rimembranze.

Non mancare di salire sul torrione circolare del Mastio, la torre principale della fortezza: in una bella giornata potresti vedere persino il profilo di Milano col Duomo e i nuovi grattacieli! Seguendo il ballatoio, sul quale un tempo camminavano i soldati di ronda, potrai fare l’intero giro della fortezza tra gli scorci di un affascinante panorama.

All’interno del complesso della Rocca trovi il Museo Storico di Bergamo: il museo ricorda la partecipazione dei bergamaschi alla lotta per l'Indipendenza d'Italia. Pensa che tra i famosi Mille della spedizione di Giuseppe Garibaldi, che portò all’Unità d’Italia, tra 170 e 180 erano bergamaschi, tanto che Bergamo fu proclamata la “Città dei Mille”!

Ti saluto con una curiosità: Oggi per entrare nella Rocca passi attraverso un arco a tutto sesto. Originariamente invece vi si accedeva solo per mezzo di scale di legno, le quali, in caso di pericolo, potevano essere rimosse.

In caso di pericolo, inoltre, due aperture dette "caditoie" consentivano di colpire gli eventuali assalitori.

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