Il centro storico di Como è ancor oggi parzialmente circondato dai resti di antiche mura, tanto da essere chiamato “città murata”, e Porta Torre, o Torre di Porta Vittoria, coi suoi 40 metri di altezza, è la più chiara testimonianza dell’imponenza che aveva in origine questo sistema difensivo.
Le prime mura cittadine risalgono all’epoca romana, costruite sotto il dominio dell’imperatore Giulio Cesare più di 2000 anni fa, ma furono quasi completamente distrutte intorno al 1127 al termine della guerra decennale tra Como e Milano. Le mura vennero ricostruite solo in seguito all’alleanza con Federico Barbarossa, imperatore del sacro romano impero, giunto in Italia nel 1154, ed è per questo motivo che queste fortificazioni vengono chiamate “federiciane”, per distinguerle da quelle romane.
Porta Torre risale al 1192, e divenne subito l’ingresso principale della città essendo rivolta in direzione della città di Milano. Negli stessi anni vennero anche costruite Porta Gattoni e Porta San Vitale, ancor oggi visibili.
A differenza di queste due torri, Porta Torre ha una struttura più curata, soprattutto dal lato rivolto verso Largo Gianfranco Miglio, verso il centro storico, dove puoi notare quattro ordini da due finestre ad arco che corrispondono ai piani in cui in origine era suddiviso l’interno. Un’altra caratteristica particolare è l’arco d’accesso che verso Piazza Vittoria presenta due piccoli archi d’accesso, mentre verso l’interno ne ha uno unico, molto più ampio, al quale tra l’altro non risultano stranamente allineate le finestre sovrastanti.
Dopo aver attraversato la porta dirigendoti verso il centro storico, ti suggerisco di soffermarti ad ammirare la magnifica facciata con portico colonnato alla tua destra, dove si trovano l’ingresso del Liceo Alessandro Volta, seguito da quello della cinquecentesca Chiesa di Santa Cecilia. Pensa che in precedenza qui sorgeva un monastero delle monache che agli inizi del Settecento era il più ricco della città, ma fu soppresso sotto l’occupazione francese nel 1798 e trasformato in liceo.
Ti saluto con una curiosità: In Italia ci sono numerosi licei intitolati ad Alessandro Volta, ma in quello di Como insegnò fisica per quattro anni proprio il grande scienziato, quando ancora l’istituto si chiamava Real Ginnasio.