L'Arsenale di Amalfi era il luogo dove venivano costruite e riparate le navi da guerra durante il periodo della Repubblica marinara di Amalfi. Costruito nel 1059, era conosciuto i origine con il nome arabo "àrsena" o "arsìna". Più tardi, nel XIII secolo, venne chiamato "tarsienàtus", e poi "tarsinàle" durante il Rinascimento.
Sorgeva su una base di calce costruita sopra strati di sabbia e tufo originatisi dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Inizialmente era più grande di quanto sia oggi, nel tempo ha subito danni a causa di tempeste e modifiche strutturali. La peggiore tempesta si verificò nel 1343, e venne descritta dal poeta Francesco Petrarca.
Dopo la fine della Repubblica di Amalfi, l'Arsenale ha perso la sua funzione originale, arrivando perfino ad essere impiegato come garage per gli autobus. Solo nel 1934 è stato restaurato e riaperto al pubblico, per far conoscere la sua storia. Grazie a successivi lavori di restauro, oggi l'Arsenale è tornato al suo antico splendore, permettendo ai visitatori di scoprire un pezzo importante della storia di Amalfi.