Il termine "saraceni" è stato originariamente usato nell'antichità dai Romani per indicare le popolazioni nomadi del deserto che abitavano le regioni dell'Arabia meridionale. Successivamente, durante il periodo medievale, il termine divenne più ampiamente utilizzato per riferirsi ai musulmani dell'area del Mediterraneo, compresi Arabi e Berberi.
Nel contesto storico medievale, i saraceni erano spesso associati alle incursioni e alle attività militari lungo le coste del Mar Mediterraneo, compresi gli attacchi pirata e le guerre contro le nazioni cristiane. Essi erano particolarmente attivi nelle regioni costiere del Nord Africa come l'attuale Tunisia, Algeria, Libia, Egitto, Siria e Palestina.
I saraceni erano noti per la loro abilità militare e navale e per la loro resistenza al dominio europeo nel periodo delle Crociate. Molte città costiere del Mediterraneo furono coinvolte in conflitti con i saraceni, sia per difendersi dalle incursioni di pirati che per cercare di estendere il proprio controllo su territori contesi.
Inoltre, è importante notare che il termine "saraceni" era spesso usato in senso generale per indicare i musulmani che non facevano parte dei regni cristiani dell'Europa medievale. Questa generalizzazione includeva una vasta gamma di popolazioni, culture e tradizioni presenti nella regione del Mediterraneo durante quel periodo.