Il grande Ritratto di papa Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese è il più importante dei dipinti eseguiti per i Farnese, e uno dei massimi capolavori di tutti i tempi nell’arte del ritratto. Tiziano adotta qui una tecnica particolare, lasciando alcuni dettagli quasi incompiuti per accentuare l’atmosfera di intrigo e di cerimoniosità. In un’armonia di rossi che è insieme sontuosa e soffocante, in questa grande tela puoi leggere l’impressione che Tiziano ricavò dal suo soggiorno romano. La triangolazione psicologica fra il pontefice, apparentemente decrepito e fragile ma dallo sguardo di vecchia volpe, il giovane cardinale Alessandro appoggiato con noncuranza al seggiolone dello zio, e il nipote Ottavio che s’inchina, è davvero degna di una tragedia shakespeariana. Inoltre, la posa di Ottavio è una parodia di una delle più famose statue della classicità, il Discobolo, e questo la dice lunga sulla disinvoltura con cui Tiziano trattava i modelli classici!