CATACOMBE DEI CAPPUCCINI

Catacombe Dei Cappuccini

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Durata file audio: 2:36
Italiano Lingua: Italiano
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Le  Catacombe dei Cappuccini, l’impressionante cimitero sotterraneo di Palermo

Il cimitero sotterraneo dei Frati, impropriamente definito Catacombe dei Cappuccini, fu realizzato nel 1599 in seguito ad un fatto curioso. Alcuni frati, entrati nella fossa delle sepolture del convento per recuperare le ossa da riporre in un apposito spazio, videro decine di corpi dei loro confratelli perfettamente integri che sembravano dormire. Profondamente stupiti, osservarono le particolari condizioni che avevano permesso una mummificazione naturale, per mettere a punto a loro volta una tecnica efficace per conservare i corpi dei defunti. Questi venivano lasciati a scolare e seccare in appositi ambienti asciutti per circa un anno, dopo essere stati svuotati degli organi interni, e quindi lavati e vestiti per essere esposti lungo i muri o collocati in nicchie. In seguito intervenivano i parenti che per tre anni dovevano mantenere i corpi trattandoli con la cera, in modo da preservarli dal degrado.

Inizialmente il cimitero era riservato ai soli frati del convento, ma poi lo si aprì anche agli estranei, purché avessero contribuito alla costruzione della chiesa. Il primo "non frate" ad essere sepolto qui fu, nel 1570, Francesco D'Avàlos, figlio di un marchese benefattore dei cappuccini, cui seguì proprio il padre un anno dopo.

Nelle ampie gallerie furono collocati nel corso degli anni circa 8000 defunti vestiti di tutto punto, e 1252 mummie, divisi per sesso e ceto sociale. Nei vari settori puoi riconoscere, spesso tenuti insieme da fili di ferro e grottescamente agganciati al muro: uomini di chiesa; commercianti e borghesi negli eleganti vestiti della festa; ufficiali in uniforme di gala; ragazze morte prima di prendere marito vestite con l’abito da sposa; intere famiglie, a volte disposte in piedi su alte mensole, delimitate da sottili ringhiere simili a balconate; e anche numerosi bambini.

Le vesti pur danneggiate, sono tutte originali e sono un documento storico eccezionale della moda di allora.

 

Ti saluto con una curiosità: cerca Rosalia Lombardo, una bimba morta nel 1920 all’età di due anni e imbalsamata da uno specialista che riuscì, grazie a una complicata formula chimica, a mantenere il suo aspetto intatto come se dormisse.

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