Angelo Italia (1628-1700), gesuita e architetto, fu una figura chiave nel barocco siciliano. La sua formazione non è del tutto chiara, ma come muratore a Licata, probabilmente ha iniziato come intagliatore. Nel 1671, si unì ai gesuiti e lavorò principalmente per l'ordine. A Messina, l'influenza di Guarino Guarini lo plasmò. Anche se non è documentato, un possibile soggiorno a Roma spiega la sua conoscenza di Borromini e altri. A Palermo, progettò la Casa di terza probazione e la Chiesa di San Francesco Saverio. Si trasferì per progetti gesuiti e lavorò per il principe di Butera a Mazzarino. Dopo il terremoto del 1693, contribuì alla ricostruzione di Avola e Noto e lavorò nell'architettura in tutta la Sicilia orientale, con opere anche a Catania e Siracusa. Stilisticamente affine a Guarini, sperimentò con la pianta centrale, adottando forme esagonali, come nella Cappella del Crocifisso a Monreale e nella Chiesa di San Francesco Saverio a Palermo, con cappelle esagonali adiacenti al design ottagonale.