Francesco Traini, pittore italiano attivo a Pisa dal 1315 fino a circa il 1348, si ispirò allo stile di Andrea Orcagna, ma probabilmente si formò in un laboratorio pisano influenzato dalla pittura contemporanea di Siena (Simone Martini). La sua unica opera firmata e datata è il polittico di San Domenico e otto scene della sua vita (1345) nella Chiesa di Santa Caterina a Pisa, ora nel Museo Nazionale di San Matteo. Quest'opera magnifica, commissionata da Giovanni Coco, raffigura il santo al centro e scene della sua vita in originali tondi. Si crede che sia stata l'ultima opera di Traini. Altre opere, come la Madonna con il Bambino e Sant'Anna nel Museo di Princeton, San Paolo a Nevei, San Michele nel Museo Nazionale di Villa Guinigi e la Madonna col Bambino nel Museo del Prado, gli vengono attribuite in base al suo stile. Altre opere, come la Crocifissione nel Camposanto pisano e il Giudizio Universale, l'Inferno e il Trionfo della Morte nello stesso luogo, sono state attribuite a Traini, anche se alcune di queste attribuzioni sono oggetto di disputa. È anche attribuita a lui l'illuminazione della prima cantiga della Divina Commedia, conservata presso il Musée Condé di Chantilly.