Durata file audio: 2.29
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Completamente isolato, il Duomo di Pisa troneggia su un vasto podio a gradini come i templi dell’antichità. Puoi quindi girargli tutto intorno, cosa che ti raccomando caldamente di fare, per osservarne i particolari decorativi e godere delle affascinanti variazioni di luce e di ombra sulle superfici di marmo.

Questo capolavoro dell’architettura romanica italiana dedicato a Santa Maria Assunta fu iniziato nell’anno 1063. Sul lato sinistro della chiesa puoi vedere un’iscrizione latina che ricorda solennemente l’evento con le parole: “Questa chiesa è stata fatta costruire dai cittadini pisani, potenti, valorosi, famosi”.

Come spesso avviene nelle grandi cattedrali medievali, la costruzione cominciò dal fondo e terminò oltre un secolo dopo con la facciata. La sua architettura diventerà il modello per l’intero Campo dei Miracoli, con gli elementi che ritrovi in tutti i suoi monumenti: i volumi semplici, le arcate sovrapposte, il marmo a strisce bianche e nere, i preziosi intarsi geometrici con cerchi e rombi incassati nelle pareti.

Girando intorno alla chiesa rimani incuriosito dalla strana cupola che la domina all’incrocio fra il corpo principale e quello trasversale: ha una forma ellittica con la punta a bulbo che ti ricorda l’architettura islamica. E sempre dall’Oriente viene la scultura di un animale fantastico, un grifone di bronzo, che puoi scorgere sul tetto.

Sulle pareti potresti restare ore a perderti nei bassorilievi, negli intarsi dei marmi multicolori, nei mosaici, negli oggetti di bronzo: parecchi di questi provengono dal bottino della famosa battaglia di Palermo contro i turchi che è all’origine della nascita di questa piazza. Ma tieni presente che molte delle sculture esterne sono soltanto copie: gli originali li puoi ammirare nel Museo del Duomo.

Ti consiglio di dedicare particolare attenzione alle porte in bronzo poste agli ingressi della facciata: la più antica e importante, in fondo al lato destro, è intitolata a San Ranieri, il patrono della città. I suoi battenti risalgono all’anno 1180 e raffigurano, con semplicità ed efficacia, episodi della vita di Gesù commentati con brevi scritte in latino.

 

CURIOSITÀ: All’esterno del Duomo sul lato di fronte al Camposanto c’è una lastra di marmo su cui noterai degli strani buchini neri. La leggenda dice che sono i segni lasciati dal demonio furibondo per la sua costruzione: infatti si chiamano “unghiate del diavolo”.

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