La pietra d'Istria è una roccia solida e compatta che viene estratta principalmente dalla penisola istriana (vicino alla Croazia). Appena estratta, la pietra ha un colore che va dal rosa al verde chiaro, ma con il tempo, a causa dell'esposizione agli agenti atmosferici, diventa di un grigio più pallido.
Viene principalmente estratta dalle cave di Montauro nella regione di Rovigno, e vicino alle città di Parenzo e Pola.
La pietra d'Istria ha una storia legata strettamente all'urbanizzazione di Venezia. È stata importata a partire dall'annessione delle città istriane alla Repubblica di Venezia tra il 1267 e il 1335. I veneziani l'hanno utilizzata abbondantemente per costruire pavimenti, ponti, canali, case, chiese e palazzi fino al XVIII secolo. Durante il periodo gotico, è stata usata anche nella scultura al posto del marmo veneziano-bizantino. Il leone alato, simbolo della potenza di Venezia, scolpito in pietra d'Istria, è un esempio significativo.
Inoltre, la pietra d'Istria ha giocato un ruolo importante nelle costruzioni prestigiose della città di Ancona, dove è stata utilizzata ampiamente. Sebbene in altri casi sia stata sostituita con il calcare del Monte Conero, che ne riprende il colore, è rimasta la pietra principale per le opere di prestigio nella città.