La Deposizione di Cristo nel sepolcro è stata dipinta da Caravaggio intorno al 1604.
Destinata alla cappella di una chiesa, quest’opera è generalmente considerata come un momento “classico” nella produzione dell’artista, che ben presto sarebbe dovuto fuggire da Roma per avere ucciso un uomo. A differenza di altre pale d’altare di Caravaggio, questa non è mai stata accusata di essere poco “decorosa” o poco aderente al racconto evangelico. Nota l’esplicito omaggio all’arte di Michelangelo costituito dal corpo di Cristo in potente chiaroscuro, e l’espediente dello spigolo della pietra tombale, posto obliquamente in primo piano, in modo da formare una sorta di piedistallo, quasi palcoscenico della rappresentazione, in cui i drammatici gesti di dolore dei personaggi emergono con prepotenza dallo sfondo nero. E guarda con quanto realismo sono resi i piedi e le gambe di Nicodemo, il personaggio che sorregge Cristo sulla destra.