La decisione di costruire la scalinata fu presa nel 1660, ma i lavori cominciarono soltanto sessant’anni dopo, per ordine esplicito del papa. Dopo un concorso fra architetti, fu scelta la soluzione che hai sotto gli occhi: un’ampia scalinata composta da dodici rampe in travertino, per un totale di 135 gradini, e decorata da terrazze-giardino. Osserva come l’alternanza tra rampe e balconate, che si susseguono a serpentina, dividendosi e riunendosi, crea un movimento scenografico ed estremamente vario, in cui si avvicendano percorsi rettilinei, curvi e poligonali. La scalinata così concepita si libera dall’obbligo della struttura regolare e si integra armoniosamente con lo spazio urbano. In questo modo l’osservatore, arrivando da lontano, la può cogliere prima in una visione totale, per poi ammirarne la ricchezza e la varietà degli effetti scenografici a mano a mano che si avvicina e poi durante la salita. Prova a farlo, e vedrai che sarà così anche per te.
CURIOSITÀ: Anche se la piazza si chiama “di Spagna”, la scalinata di Trinità dei Monti è legata soprattutto alla Francia. Fu infatti voluta e finanziata da un cardinale e diplomatico francese, ecco perché nella chiesa di Trinità dei Monti si celebrano anche Messe in francese, Villa Medici è sede dell’Accademia di Francia e sulle pietre alla base della scalinata sono scolpiti i gigli di Francia!