La regina della piazza, al centro, è la fontana dei Fiumi, straordinaria opera di Bernini, che ha modellato anche la potente statua del Moro, mentre i tritoni e i mascheroni sono copie ottocentesche di quelli del tardo ‘500, che sono stati trasportati nei giardini di Villa Borghese.
Come è dimostrato da vari disegni e bozzetti in legno e in terracotta, Bernini ci mise molto tempo a realizzare questo sensazionale capolavoro. La fontana coincide infatti con gli anni del pontificato di Innocenzo X Pamphilj, ossia l’unico periodo di scarsa fortuna nella sfavillante carriera del grande architetto. Per riconquistare il favore del papa, Bernini riuscì a realizzare un’opera sorprendente, che sembra quasi opporsi alle leggi della fisica. Se guardi bene il suo obelisco snello e alto infatti sembra che sia appoggiato… sul vuoto, cioè la parte cava della movimentata scogliera che costituisce il nucleo centrale del complesso. Intorno, fra le rocce o vicino alla vasca, puoi divertirti a catalogare animali e piante di vario genere, che costituiscono un’enciclopedia fantasiosa della botanica e della zoologia di metà ‘600. Ma naturalmente il particolare che ti resta più impresso sono le personificazioni dei quattro grandi fiumi, che simboleggiano i continenti allora conosciuti. Sono il Danubio per l’Europa, il Gange per l’Asia, il Nilo per l’Africa e il Rio de la Plata per le Americhe, che come vedi hanno anche i presunti caratteri somatici degli abitanti dei rispettivi continenti.