Il dipinto Riposo durante la fuga in Egitto, del 1595, capolavoro della fase giovanile di Caravaggio è forse la sua opera più poetica. Ti presenta la Sacra Famiglia in fuga dalla persecuzione di Erode, ma in questo frangente drammatico il pittore lombardo si inventa una pausa di sospensione quasi magica, immersa nella luce del tramonto: sembra che il tempo si sia fermato, e che la natura stessa trattenga il respiro per ascoltare le note dell’angelo violinista. Ti pare quasi di sentirla, questa ninna-nanna celeste per il bellissimo e tenerissimo bambino Gesù, abbracciato stretto stretto dalla Madonna, stanca e affettuosa.
Il virtuoso solista dell’orchestra del cielo è un giovane snello, fasciato da una tunica candida che sembra scivolargli dai fianchi; e guarda com’è violento il contrasto fra l’angelo e il rustico san Giuseppe che regge lo spartito, e perfino con l’asino che occhieggia tra le frasche. È una scena che non ti stancheresti mai di ammirare, scoprendoci sempre nuovi dettagli, ciascuno dipinto con cura infinita, senza però mai perdere il contatto con il gruppo delle figure centrali.