MOLE ANTONELLIANA, Ascensore

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Durata file audio: 2.15
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Ti svelo un segreto: all’interno del suo gran corpo massiccio, la Mole nasconde il primo ascensore panoramico ufficialmente progettato proprio a scopo turistico. Davvero all’avanguardia per i tempi.

Fu realizzato nel 1953 durante i lavori di restauro della guglia spezzata di cui ti ho parlato nel file precedente, ed entrò in funzione in occasione delle celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia. Più volte rinnovato e rimodernato nel meccanismo e nel percorso, da una ventina d’anni puoi usarlo per salire addirittura fino al cosiddetto “Tempietto”, la struttura a due ordini di balconate che sta sopra la cupola.

Che la Mole fosse destinata ad avere un ascensore sembrava scritto nel destino: durante l’Esposizione generale italiana del 1884, quando i lavori della Mole non erano ancora terminati, l’aspettativa era già talmente forte che una delle attrattive organizzate era un’emozionante ascensione in una piccola mongolfiera che partiva dalla vicina piazza Vittorio, e conduceva in cima al cantiere per vedere i lavori da vicino.

E non è tutto: fino alla sua morte, alla bella età di novant’anni, l’architetto Antonelli continuò a lavorare all’edificio che porta il suo nome, e siccome voleva assolutamente seguire di persona l’andamento del cantiere, si faceva portare in cima con un traballante ascensore azionato da una puleggia. Il coraggio dell’anziano architetto era diventato leggendario: tutti i giorni lo si poteva vedere issato in vetta alla cupola quasi ultimata.

Perciò ti raccomando assolutamente questo viaggio mozzafiato in ascensore: circa 70 metri di dislivello in un minuto, dentro una cabina di cristallo trasparente. Salendo puoi vedere tutto il percorso a spirale del Museo Nazionale del Cinema, e poi, dall’esterno, capisci perché questa regione si chiama Piemonte, distesa com’è ai “piedi” dei “monti”. Pensa che con l’attuale ascensore hai la possibilità di raggiungere il balcone da cui hai una vista a 360 gradi su tutta la città di Torino, con la maestosa cerchia delle Alpi.

 

CURIOSITÀ: Gran parte del film Dopo mezzanotte di Davide Ferrario è stato girato all’interno della Mole. Anzi, la Mole ne è quasi la co-protagonista

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