Durata file audio: 2.26
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Il Museo di Antichità è un luogo tra i più intriganti di Torino.

Anche se la cosa potrà farti sorridere, il Museo di Antichità è un’istituzione abbastanza nuova! Infatti fu costituito appena ottant’anni fa, quando i reperti raccolti in questo museo furono definitivamente separati da quelli rimasti nelle collezioni del Museo Egizio.

Infatti devi sapere che inizialmente tutte le antichità di qualunque provenienza facevano parte delle collezioni d’arte sabaude, cioè quelle raccolte a partire dal ’500 da Emanuele Filiberto di Savoia e poi incrementate soprattutto da Carlo Emanuele I nell’800. Fu proprio in questo secolo che tutte le antichità furono trasferite nel palazzo dell’Accademia delle Scienze, anche se gli spazi ristretti permettevano di esporre solo i pezzi più pregevoli, mentre gli altri erano immagazzinati in locali adiacenti a disposizione dei soli studiosi.

Verso il 1980 è iniziato il trasferimento delle raccolte archeologiche all’interno delle Serre, nei giardini di Palazzo Reale. Una sede piacevole, presto ampliata con vari ambienti nuovi, fra cui il bel padiglione progettato apposta per accogliere gli oggetti archeologici provenienti da scavi in Piemonte. Il raggio del museo si è così allargato fino a includere gli scavi del Teatro Romano, nelle immediate vicinanze, grazie a un passaggio sotto la Manica Nuova di Palazzo Reale, proprio di fianco al Duomo.

Con il biglietto puoi quindi accedere, oltre che al museo vero e proprio, anche ai resti del Teatro Romano, risalente all’inizio del I secolo dopo Cristo. Puoi riconoscervi facilmente i resti della gradinata semicircolare, con i robusti pilastri di sostegno, e la struttura del palcoscenico.

 

CURIOSITÀ: A pochi passi di distanza dal museo ti suggerisco di dare un’occhiata al più importante monumento archeologico di Torino: si tratta della Porta Palatina, che fu costruita lungo le mura di cinta della città romana nel I secolo dopo Cristo.

È affiancata da due alte torri di mattoni a sedici lati, e delle quattro aperture che vedi due servivano per i pedoni e due per i carri. Anche nella pavimentazione stradale odierna gran parte del selciato risale a duemila anni fa!

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