Durata file audio: 2.29
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Al piano superiore di Palazzo Carignano puoi visitare il Museo Nazionale del Risorgimento. Qui ripercorri le tappe del lungo e faticoso cammino dell’unificazione nazionale italiana, in perfetta armonia tra ambienti e cimeli storici. Il cuore dell’esposizione sono i decenni centrali dell’800, ma la rassegna parte dal ‘700 e arriva fino alle guerre mondiali del ‘900.

Devi sapere che i membri del ramo principale dei Savoia consideravano palazzo Carignano come la vera “casa” della famiglia, mentre Palazzo Reale, che non fu mai veramente completato, era piuttosto la residenza ufficiale e la sede dei ricevimenti.

Carlo Alberto, che nacque nel 1798 proprio a palazzo Carignano e lo abitò per più di un trentennio, decise di trasformarlo nel luogo-simbolo del programma politico dei Savoia: realizzare l’unità nazionale liberando le regioni che erano ancora sotto il dominio straniero.

Immagina con quanta emozione, 22 anni dopo, in questo stesso palazzo, suo figlio Vittorio Emanuele II dovette pronunciare davanti al Parlamento il celebre discorso che culminava nella frase “non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d’Italia si leva verso di noi!”. Fu l’avvio dell’ultima e decisiva fase delle guerre dell’indipendenza nazionale. Sarà proprio Vittorio Emanuele il primo Savoia a poter portare il titolo di “re d’Italia”

Forse il luogo più memorabile della tua visita è la grande sala da ballo ovale di Guarini, trasformata nell’austero salone dove si riunirono prima la Camera dei Deputati del regno di Sardegna e poi il Parlamento italiano. Il seggio della presidenza e i banchi dei deputati hanno ospitato tutti i grandi protagonisti del Risorgimento Italiano. Ma per quanto ormai carica di storia, la sala era insufficiente per contenere i parlamentari dell’Italia unita.

In attesa che fosse completato il lato posteriore del palazzo, con la nuova sala rettangolare di 800 metri quadri, le sedute del Parlamento italiano si tennero in un padiglione provvisorio di legno, costruito in giardino.

 

CURIOSITÀ: La sala della “Camera Italiana”, con i busti dei quattordici presidenti dal 1848 in poi, fu pronta nel 1865: ma non venne mai utilizzata, poiché nel frattempo la funzione di città capitale della nazione fu spostata a Firenze.

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