VALENTINO

Borgo Medievale

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Durata file audio: 2:34
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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Sei adesso nel Borgo Medievale, realizzato all’interno del Parco del Valentino, lungo la sponda del Po.

Pur avendo antiche origini romane, Torino conobbe il suo più grande sviluppo dopo la seconda metà del ’500, ed ha pochi monumenti dei secoli precedenti. Questa lacuna è stata appunto compensata realizzando il Borgo Medievale verso la fine dell’800. Devi sapere che in quell’epoca era diffuso in tutta Europa il gusto del cosiddetto “storicismo”, che consisteva nel restauro degli edifici antichi e in nuove costruzioni “in stile”, anche per sottolineare l’identità nazionale attraverso l’architettura.

Il Borgo è concepito come rassegna di monumenti regionali caratteristici, riprodotti con cura e accostati in modo da simulare un villaggio di prevalente aspetto gotico: la maggior parte degli edifici riprodotti risale al ‘400. Forse oggi questo collage architettonico ti apparirà “falso”, ma non potrai negare che l’insieme forma un bel colpo d’occhio, e che passeggiare nella stradina selciata che attraversa il Borgo, fra portici, fontane e torri è un tuffo nel passato che ha il suo fascino.

Entra da una porta dotata di ponte levatoio, sotto una torre. Superato l’Albergo dei Pellegrini, ti addentrerai in una strada fiancheggiata dalle riproduzioni di antiche case di diverse cittadine storiche del Piemonte, con finestre in cotto e torrette che spuntano qua e là. Al centro del Borgo trovi la chiesa, che è di aspetto gotico: ed è formata accostando elementi architettonici e decorativi di ben sette edifici sacri realmente esistenti! In fondo alla strada arriverai alla piazzetta con l’osteria.

La salita porticata ti conduce all’edificio più spettacolare del Borgo: la Rocca, riuscita combinazione di diversi castelli della Val d’Aosta e del Monferrato, un misto di severità militari e piacevolezze nobiliari. Nelle ricche sale dell’interno potrai vedere anche le riproduzioni di grandi cicli di affreschi quattrocenteschi. Sotto una tettoia puoi ammirare alcune macchine da guerra e d’assedio, e subito dietro anche un piccolo giardino, con erbe medicinali e un orto coltivato secondo le tecniche antiche.

 

CURIOSITÀ: La LIPU (Lega Italiana per la protezione degli uccelli) ha trovato nel Borgo un prezioso alleato per incentivare la nidificazione delle rondini. A quanto pare sta funzionando: a tutt’oggi si contano più di una ventina di nidi!

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