La Sala del Collegio serviva per ricevere gli ambasciatori stranieri, e questo ti spiega la sua spettacolare ricchezza decorativa. Il soffitto è uno dei più preziosi del palazzo ed è suddiviso in riquadri geometrici da cornici in legno dorato e intagliato, alcune di forma molto particolare. Stimolato dalla sfida compositiva offerta dai formati insoliti, Paolo Veronese inventa deliziose figure femminili che simboleggiano varie Virtù o attività umane.
Sempre di Paolo Veronese è la vasta composizione che vedi sulla parete di fondo, al di sopra della tribuna. La tribuna, oltre che al doge, era riservata ai membri del Collegio: i sei consiglieri, i savi, i capi del Consiglio dei Dieci e il cancelliere generale.
Le pareti sono rivestite da una serie di tele di Tintoretto, tutte sulla devozione dei dogi. Magari le troverai un po’ monotone, dato che ognuna deve combinare il ritratto di un doge con una scena di devozione; ma Tintoretto trova sempre soluzioni efficaci!.