Il centro storico di Verona è un susseguirsi di piazze, strade, ambienti e monumenti di grandissima suggestione, spesso collegati da passaggi ad arco.
Partiamo da Piazza delle Erbe, cuore della città storica, scenario monumentale e insieme popolare, inconfondibile per la sagoma affusolata, ha sempre mantenuto in circa due millenni di vita la sua funzione: come ai tempi dei Romani, è tuttora luogo di mercato. E’ interamente circondata da edifici antichi, in un’alternanza di torri, semplici case e austeri palazzi.
Fra le decorazioni ti segnalo le statue che coronano l’esuberante facciata del barocco Palazzo Maffei e i resti di affreschi ornamentali cinquecenteschi sulle Case Mazzanti. Lo spazio centrale è occupato dalle bancarelle con i tipici ombrelloni bianchi, fra le quali si scorgono vari monumenti: la colonna con il Leone di San Marco, del 1523; la fontana con la statua chiamata “Madonna Verona”, eseguita nel Trecento rimodellando un’antica scultura romana e la Colonna del Mercato, con le insegne che ricordano il breve dominio dei duchi di Milano su Verona.
L’attuale via Cappello segue il tracciato della via principale dell’antica città romana, e si conclude con i notevoli resti della Porta dei Leoni, del primo secolo dopo Cristo. Quasi subito, sulla sinistra, si trova uno dei luoghi più affollati e visitati di Verona: la cosiddetta casa di Giulietta.
Su un “vero” palazzetto medievale, affacciato in un cortiletto in parte coperto da rampicanti, è stato applicato un balconcino, simulando lo scenario dell’immortale scena d’amore narrata da Shakespeare nella tragedia Romeo e Giulietta, con la rivalità tra le famiglie Capuleti e Montecchi, ambientata a Verona.
Il grande scrittore inglese si è ispirato a una novella scritta da un letterato vicentino. In realtà, non c’è nessuna autentica corrispondenza tra i monumenti veronesi e i luoghi in cui è ambientato il dramma: tuttavia la suggestione è fortissima e la casa di Giulietta è continua meta di turisti e di innamorati.
Curiosità: Le pietre della pavimentazione di piazza delle Erbe, di circa un metro per lato, sono tuttora utilizzate per stabilire il prezzo della concessione del suolo pubblico ai commercianti.