All’interno dell’ampia cerchia delle mura scaligere si raggiunge presto la chiesa rinascimentale di San Giorgio in Braida, ben riconoscibile per la grande cupola tondeggiante progettata da Michele Sammicheli intorno al 1530. L’interno è un unico vasto spazio, coperto da una volta a botte, e affiancato da belle cappelle cinquecentesche.
Davvero molto importante è la serie di dipinti del Cinquecento, fra cui le ante d’organo del bresciano Gerolamo Romanino, un Battesimo di Cristo di Tintoretto sulla facciata interna e molte altre opere dello stesso periodo.
Sull’altar maggiore splende la grande e affollata scena del Martirio di San Giorgio, senz’altro la più bella opera lasciata da Paolo Veronese nella sua città natale.
Le luci limpide e i colori brillanti sono caratteristici della fase centrale dell’attività del grande pittore.