Durata file audio: 2.31
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Se ti chiedi perché il parco è costruito in pendenza, sappi che fu Gaudí stesso a non volerlo spianare. Anzi, grazie a un attento lavoro di raccolta e canalizzazione delle acque, riuscì a trasformare questa zona arida e inospitale in un paradiso di vegetazione! Alcune delle presenze più folli del parco, come la scultura dell’allegra salamandra, nascondono valvole e rubinetti.

Il nome del parco, realizzato a ceramiche colorate, ti accoglie fin dalla cancellata d’ingresso. A destra e a sinistra puoi vedere i due soli edifici che furono realizzati: la villa-campione e la casa del custode, dal buffo tetto a pinnacolo.

E adesso comincia a salire la lunga scalinata che ti porta in cima alla collina, dove troverai la fontana con la salamandra che è il simbolo del parco: un simpatico draghetto sorridente, rivestito di frammenti di ceramiche coloratissime.

In questo parco il colore è dappertutto: Gaudí ha rivestito le architetture con vivacissime maioliche, dando al complesso un aspetto fiabesco. In grande anticipo sui tempi, l’architetto lavora con materiali di riciclo: recupera nelle discariche gli scarti di lavorazione di una fabbrica di ceramiche industriali e li trasforma in bizzarri mosaici che diventano il tratto distintivo della sua arte.

L’edificio che vedi in cima alla scalinata, col soffitto a cupolette, è chiamato “tempio delle cento colonne”, anche se ce ne sono solo 86. Come vedi, è un misto fra l’architettura greca e la decorazione liberty, con soffitti da cui pendono stalattiti in calcestruzzo e pareti che sembrano rocce, a ricordarti la passione di Gaudí per la natura. Qua e là, invece di una colonna, occhieggia un rosone di ceramiche.

Ma attraverso passaggi inclinati e coperti, ricavati sul fianco del pendio e sorretti da colonne a spirale, puoi salire ancora più in alto! Arrivi così alla grande terrazza coronata da una balaustra-panchina, un’onda continua che ti avvolge e accoglie, da cui godi una celebre veduta di Barcellona e delle guglie della Sagrada Familia.

Nella villetta all’ingresso trovi la Casa-Museo Gaudí, dove oltre a progetti e dipinti puoi ammirare l’arredamento originale della sua camera da letto e del suo studio.

 

CURIOSITÀ: Gaudí era soprannominato l’Architetto di Dio, perché desiderava soprattutto costruire opere che mettessero in comunicazione gli uomini e Dio.

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