PASSEIG DE GRÀCIA

Prima Parte

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Durata file audio: 2:16
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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Il Passeig de Gràcia è uno dei luoghi più incantevoli e divertenti di Barcellona!

È il viale più elegante della città e uno dei luoghi maggiormente noti per la sua architettura modernista. Ma che cos’è questo “modernismo”? Per dirtelo in breve, il modernismo è lo stile che caratterizza la crescita urbana di Barcellona tra la fine dell’800 e i primi due decenni del ’900. Mentre in tutta Europa si diffondeva l’Art Nouveau, un gruppo di architetti catalani, sostenuti da mecenati esigenti e molto aperti al nuovo, dà vita a una stagione di grande originalità. Nascono palazzi, teatri, chiese, edifici pubblici di forme insolite, fuori dai canoni accademici e spesso monotoni dell’architettura ottocentesca. Sono spesso rivestiti in ceramica e fatti di più materiali, con una nota di colore mediterranea e solare. Il grande protagonista del modernismo è certamente Antoni Gaudí, ma una camminata lungo il Passeig de Gràcia ti farà scoprire edifici molto affascinanti anche di altri architetti.

Il viale parte da Plaça de Catalunya e collega la città vecchia con Gràcia, tagliando esattamente a metà il quartiere de L’Eixample, ovvero “L’Estensione” che fu aggiunta alla città nella seconda metà dell’Ottocento. Tra un palazzo e l’altro, potrai anche soffermarti a guardare le vetrine, infatti questa strada è anche la prediletta dalle grandi firme internazionali per le loro boutique. Ma puoi trovarci anche grandi magazzini a prezzi più contenuti e fascinosi ristoranti, bar e caffè che si animano di sera. La passeggiata ti offre anche una magnifica occasione culturale, grazie alla presenza di diversi musei nelle vicinanze e soprattutto per due case che sono capolavori di Gaudí: al numero 43 Casa Batlló e al numero 92 la grande Casa Milà, nota come la Pedrera, ovvero la cava di pietra.

 

CURIOSITÀ: Sapevi che negli ultimi anni della sua vita Gaudí si era trasformato in un fanatico religioso? Andava in giro con la barba lunga e i vestiti malconci. Questo gli costò la vita: nel 1926 fu investito da uno dei primi tram della città. Il conducente scese e, pensando che si trattasse di un barbone, non lo soccorse neanche: lo spinse da un lato e ripartì.

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