Chinatown, il quartiere cinese più popolato al mondo dopo quello di San Francisco, è una vera e propria città nella città.
Dopo aver varcato i suoi confini, che continuano ad espandersi ben oltre l’iniziale area compresa tra Canal, Bowery, Worth e Baxter Street, tra intricati grovigli di fili elettrici sospesi tra i muri di casupole fatiscenti, t’imbatterai in migliaia di insegne dai caratteri orientali in concorrenza tra loro per qualche centimetro quadrato in più, circondato da un miscuglio di esotici odori creati dallo scontro di spezie, frutti di mare, anatre laccate, pasticcini di maiale, frutti esotici e verdure fermentate…
Chinatown è tutto questo… e molto più!
Il modo migliore per visitare questo incredibile formicaio urbano è quello di lasciarsi trascinare dalla marea umana, cercando, ogni tanto, di deviare dalla corrente principale per scoprire qualche sorprendente locale gastronomico. L’autentica cucina orientale, infatti, al di là dei noti ristoranti, si nasconde anche dietro i mercati, le bettole o i posti ambulanti dalle condizioni igieniche non sempre ideali che pullulano un po’ ovunque: provare per credere!
Se poi sei un amante dello shopping griffato, ma d’imitazione, questo è il tuo regno: in Canal Street, e nelle strade limitrofe, potrai trovare la copia quasi perfetta di qualunque brand esistente sulla faccia della terra. Dalla tua capacità di mercanteggiare dipenderà il prezzo finale!
Se, invece, tra tanto caos, sei alla ricerca di un momento di pace, recati al Mahayana Buddhist Temple: il Budda dorato al suo interno, rappresentato nella posizione del loto e alto più di cinque metri, impone un incredibile silenzio tutt’intorno.
Ti saluto con una curiosità: Il primo cinese che si stabilì in questa zona, verso il 1700, fu un tale Ah Ken, fondatore di una tabaccheria. Successivamente, verso la fine del 1800, a seguito dell’offerta di numerosi posti di lavoro, sia pur in pessime condizioni, da parte della linea ferroviaria Central Pacific Railroad si verificò il primo importante flusso migratorio. La comunità cinese, tuttavia, non godette quasi mai del favore locale, tanto che durante quasi sessant’anni rimase in vigore il Chinese Exclusion Act, una legge razziale emanata nel 1882 per impedire la concessione della nazionalità americana.