EMPIRE STATE BUILDING

Osservatorio

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Durata file audio: 2:42
Italiano Lingua: Italiano
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Nel marmoreo atrio d’ingresso dell’Empire State Building, tra i differenti elementi art déco, ti segnalo l’imponente dipinto del soffitto, in onore dell’era delle macchine, e, sulla parete dietro la reception, il medaglione dove il grattacielo viene raffigurato come una sorta di faro che irradia luce dal pennone.

Ora metti in pausa e recati verso uno degli ascensori del secondo piano che, attraverso un viaggio verticale supersonico di soli sessanta secondi, ti portano al primo dei due osservatori.

 

Nell’impressionante terrazza dell’86º piano, se non soffri di vertigini, potrai godere di un panorama mozzafiato a 360º della city e, se la giornata è particolarmente limpida, potrai addirittura scorgere i quattro Stati confinanti con quello di New York: Massachusetts, Connecticut, New Jersey e Pennsylvania.

Forse ti stupirà sapere che questo osservatorio principale, che attira ogni giorno migliaia di persone, fu la vera e propria ancora di salvezza di questo colosso. Infatti, una volta finalizzato, all’alba della Grande Depressione, la maggioranza degli uffici previsti al suo interno rimasero sfitti, tanto che la gente iniziò ironicamente a soprannominarlo “Empty State Building”, cioè l’edificio vuoto.

Grazie, invece, all’apertura al pubblico della terrazza in cui ti trovi, ai tempi la prima in assoluto e ovviamente la più alta, l’Empire State Building si salvò dalla bancarotta, diventando subito una delle maggiori attrazioni turistiche!

Se vuoi continuare la tua salita, al 102º piano c’è un altro osservatorio, questa volta al chiuso, sito a quasi 400 metri di altezza, proprio alla base del pennone che l’atletico King Kong, senza usare l’ascensore, raggiunse nell’omonimo film, negli Anni Trenta del secolo scorso.

Curiosità: Avrai notato che questa terrazza è circondata da delle solide protezioni metalliche che sembrano trasformarla in una gabbia dorata: vennero installate per evitare i numerosi tentativi di suicidio che si susseguivano sin da quando l’edificio venne ultimato e che, salvo un paio di casi incredibilmente eccezionali, riuscirono sempre nel loro tragico intento.

Il macabro conteggio cominciò nel 1931 con un operaio da poco licenziato e, da quel momento, sfortunatamente, furono in molti, quasi una trentina, a seguire il suo esempio…

 

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