Il MoMA è uno dei più importanti musei al mondo di arte moderna e contemporanea. È un vero e proprio santuario che custodisce tra le sue pareti opere riconducibili non solo a pittura e scultura, ma anche a fotografia, cinema, design e molto altro ancora, come tra poco scoprirai.
La prima location del museo, nel 1929, fu un modesto dodicesimo piano di un edificio ubicato qui vicino e, nonostante i timidi inizi, con il trascorrere degli anni e i continui cambi di sede lungo la 53ª Strada, si stabilì definitivamente nell’edificio attuale che spicca tra quelli limitrofi per la sua “bassezza”, in termini strutturali, non certo artistici.
Questo immobile, disegnato da Philip Johnson e inaugurato in occasione del 35º anniversario, venne ampliato, dapprima negli anni settanta per mano dell’architetto Cesar Pelli, e successivamente nel 2004 dal giapponese Yoshio Taniguchi. Gli ambienti a disposizione sono stati raddoppiati grazie all’aggiunta di due nuovi edifici, uno per le gallerie dell’esposizione principale e l’altro per le sale conferenze, laboratori, biblioteca ed archivi, mentre in mezzo agli stessi è stato ubicato il rinnovato Abby Aldrich Rockefeller Sculpture Garden, dedicato alla principale promotrice di questa istituzione.
Devi sapere che quando il MoMA, dal 2002 al 2004, rimase chiuso per i lavori di ristrutturazione coincidenti con il suo 75ª anniversario, parte della prestigiosa collezione fu trasferita al MoMAPS1, originario centro culturale alternativo del Queens, creato sul finire degli anni Settanta con il nome di PS1 in un edificio davvero interessante e affascinante di fine ‘800.
Curiosità: Il MoMA fu fondato da tre donne, filantrope e facoltose, soprannominate “the daring ladies”, le coraggiose signore, non solo per la loro intraprendenza ma anche per l’audacia delle opere che esponevano, riconducibili soprattutto al cubismo e all’arte astratta, due correnti ai tempi considerate lontane dalle linee-guida della “vera arte”. Ma le tre “moderne” e tenaci moschettiere ebbero alla fine ragione su tutto e su tutti e il loro figlio artistico è ora il popolare simbolo della loro lungimiranza.