HIRSHHORN MUSEUM

Interno

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Durata file audio: 2:16
Italiano Lingua: Italiano
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Nei suoi diciottomila metri quadri di esposizione, l’Hirshhorn Museum presenta suggestive opere all’avanguardia di artisti contemporanei. Ti consiglio, oltre alla pregevole collezione di sculture di Henri Matisse, la sala dedicata a Pablo Picasso, ricca di incisioni e disegni, e dove puoi vedere la sua “Colazione sull’Erba”, un’interpretazione cubista del celebre dipinto di Manet.

 

Ti consiglio anche la raccolta di opere di Francis Bacon, il maggior pittore inglese del secolo scorso, tra le quali trovi una delle 43 che il pittore ha dedicato allo studio del ritratto di Papa Innocenzo, la sua serie più celebre.

 

Vi sono anche due dipinti di Lucian Freud, il celebre ritrattista britannico di corpi nudi flaccidi e assai poco attraenti, come simboli della decadenza e della fragilità dell’essere umano.

Non avrai difficoltà a riconoscere le sue due grandi tele. Il quadro dal titolo “Nudo a gambe alzate”, ritrae un uomo sovrappeso e calvo completamente nudo a terra con le gambe aperte di cui una appoggiata a un letto. L’opera intitolata “Ritratto Notturno”, ha come soggetto una pallida donna nuda di mezza età sdraiata su un lenzuolo bianco.

 

Ti consiglio particolarmente la sala dedicata ad Edward Hopper, il pittore americano che meglio ha saputo dipingere la quotidianità e la solitudine dell’individuo nella società moderna. Puoi notare il suo raffinato uso del colore e della luce in tutte le sue tele, ma ti invito a soffermarti sul dipinto “Hotel by Railroad”, l’albergo sull’autostrada, dove un uomo in piedi è di fronte alla finestra, come spesso accade nelle tele di Hopper, a guardare il vuoto, disinteressato alla compagna che legge sul divano. Nota anche l’opera “Eleven A.M”, le Undici del mattino, che, pur essendo uno dei primi quadri dell’artista, presenta già molti dei tratti dominanti della sua pittura: il soggetto, in questo caso è una donna, di fronte alla finestra colpita dalla luce, la solitudine, l’ambiente scarno.

 

Curiosità: il senso del colore di Edward Hopper era talmente sofisticato che numerosi registi cinematografici hanno cercato di imitarlo. Alfred Hitchcock si è ispirato alla sua casa sull’autostrada per quella di Psyco, mentre Ridley Scott ha dichiarato che la fotografia e la luce di Blade Runner si rifanno proprio ai dipinti dell’artista.

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