Andrew Mellon, ex segretario del Tesoro americano, ha il merito di aver fatto sorgere il Museo. Mellon donò allo stato la sua collezione di 121 opere d’arte, tra cui “San Giorgio e il drago” di Raffaello, “l'Annunciazione” di Jan van Eyck, oltre a cinque Rembrandt e vari dipinti di Tiziano, convinto di spingere così anche altri collezionisti a farlo. Lo seguirono in molti e il museo ora presenta quasi 7.500 opere che dall’arte bizantina arrivano ai giorni nostri, e comprendono, tra gli altri, capolavori di Leonardo, Vermer, El Greco, Turner, Monet, van Gogh e Picasso.
Curiosità: Andrew Mellon aveva acquistato le opere più prestigiose della sua collezione, valutata 45 milioni di dollari dell’epoca, per soli sei milioni dall’Ermitage di San Pietroburgo dopo che erano state messe in vendita da Stalin per comprare trattori.
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