Durata file audio: 2.19
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

 

Percorri adesso il viale pedonale. Tra le varie costruzioni neoclassiche, in questo tratto iniziale ci sono molti teatri e luoghi della cultura.

Il primo che scorgi alla tua destra dopo pochi passi è il Théatre de la Ville, voluto dal famoso barone Haussmann verso la metà dell’800, che rimpiazzò l’originario Theâtre des Ambassadeurs. Anche l’Espace Pierre Cardin ha rimpiazzato quello che una volta era l’antico “Café des Ambassadeurs”, così chiamato perché era il punto di ritrovo e di dibattito degli ambasciatori stranieri alloggiati nei palazzi della vicina Place de la Concorde; al suo fianco, invece, potrai vedere il Pavillon Gabriel, antico “Alcazar d’été”, noto caffè-concerto, e il suo dirimpettaio Pavillon Ledoyen, occupato dallo storico e omonimo ristorante, la cui bella facciata, dalle colonne multicolori, potrai apprezzare meglio dalla avenue Dutuit, sulla tua sinistra.

All’incrocio successivo, sempre sulla tua sinistra, con affaccio sulla Avenue Winston Churchill, dopo la statua dedicata a Clemenceau, puoi ammirare, da una parte, il Petit Palais, attuale sede del Museo delle Belle Arti, e, di fronte, il Grand Palais, entrambi costruiti per l’Esposizione Universale del 1900. Al loro posto un tempo si ergeva l’imperioso “Palais de l’Industrie”, un gigantesco edificio destinato da Napoleone III ad alloggiare non solo le precedenti esposizioni universali del 1855, 1878 e 1889, ma anche svariati eventi, dalle cerimonie pubbliche ai concorsi ippici.

Dopo l’incrocio con l’Avenue Marigny, lasciando sul lato sinistro la statua del generale De Gaulle, sulla tua destra potrai ammirare il nuovo Théatre Marigny, costruito a fine ’800 da Charles Garnier, lo stesso architetto dell’Opéra.

 

CURIOSITÀ: In corrispondenza della rotonda che interrompe il viale, una volta c’era il “Panorama National”, che verso la fine dell’800 e per quasi cento anni fu trasformato in un pioneristico Palazzo del Ghiaccio. Oggi al suo posto sorge il Théatre du Rond-Point, l’unico a Parigi dove, per volere della nuova direzione, gli spettacoli messi in scena devono essere esclusivamente di autori viventi!

 

 

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