Durata file audio: 2.19
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Mentre ti aggiri per i giardini del Luxembourg capisci perché sono così famosi: la loro dolcezza è immortalata anche in molti dipinti dell’impressionismo ambientati tra i viali di ippocastani, le vaste aiuole, le tipiche sedie di ferro, la grande vasca circolare. Certo, oggi non ci trovi più le balie col grembiule bianco e la cuffietta, ma soprattutto nella bella stagione i giardini sono una magnifica passeggiata in un’estensione curatissima di 25 ettari.

Furono creati all’inizio del ‘600 per Maria de’ Medici, e aperti al pubblico poco prima della Rivoluzione Francese. Avrebbero dovuto ispirarsi ai giardini di Boboli di Firenze, ma all’inizio dell’800 sono stati trasformati in un parco “alla francese”, con lunghi viali alberati e ampi spazi di verde.

Negli anni sono diventati un memoriale per grandi scrittori e poeti, attraverso lapidi e monumenti. Ti segnalo in particolare il bassorilievo in memoria del grande romanziere Stendhal, scolpito da Rodin.

Ma adesso vai alla grande vasca circolare, che fu costruita in epoca napoleonica al centro di una spianata a gradoni dall’architetto imperiale, che adattò al suo interno delle belle statue mitologiche cinquecentesche.

Dal bacino centrale, voltando le spalle al palazzo la tua passeggiata prosegue in direzione dell’avenue de l’Observatoire, ornata di fontane e sculture ottocentesche. In fondo puoi visitare il più antico Osservatorio Astronomico in funzione del mondo, costruito nella seconda metà del ’600 dallo stesso architetto della facciata del Louvre. È costituito da un edificio centrale affiancato da due corpi laterali a torre, e conserva all’interno una straordinaria collezione di strumenti scientifici: se sei appassionato dello studio degli astri non puoi perdertelo.

In un altro punto dei giardini puoi anche visitare il Museo di Mineralogia, dove ammirerai alcuni meteoriti, ma soprattutto altri magnifici panorami sui giardini.

 

CURIOSITÀ: I Giardini del Luxembourg sono lo sfondo di tanti romanzi.

Nei Miserabili di Victor Hugo, Cosetta e Marius hanno qui un incontro romantico.

Nei Tre Moschettieri di Dumas è proprio qui che D’Artagnan deve battersi con Athos, Porthos e Aramis.

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