Durata file audio: 2.40
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Presenza obbligatoria e onnipresente nel panorama di Parigi, la Tour Eiffel è nata come struttura “provvisoria”, e non ha uno stile definibile: è un monumento al progresso, all’uso delle strutture di acciaio, senza un precedente architettonico a cui fare riferimento, e probabilmente è anche questo uno dei segreti del suo successo. Secondo i piani originari e le regole internazionali per gli edifici eretti nelle Esposizioni Universali, avrebbe dovuto essere abbattuta entro un ventennio di vita dalla realizzazione.  Eppure continua a svettare orgogliosa sulla capitale, vittoriosa sull’incredulità di scientifici, ingegneri e matematici dell’epoca, che ripetevano quanto fosse fragile e instabile. Ma sai per quale ragione non fu abbattuta? Semplice: i soldi. Ci si accorse che smontarla sarebbe costato una cifra astronomica, molto meglio lasciarla dov’era!

Gustave Eiffel ha insomma avuto ragione su tutto e su tutti: il monumento odiato da molti parigini divenne ben presto il simbolo della città, vantando inoltre il primato della struttura più alta del pianeta per più di quarant’anni, cioè fino alla costruzione dell’Empire State Building a New York.

Inoltre, la torre “inutile” rivelò presto parecchi usi possibili: punto di riferimento per i temerari pionieri dell’aviazione, ancoraggio per i dirigibili, torre di vedetta durante la Prima Guerra Mondiale, e anche supporto per un’antenna radio che ha prolungato l’altezza di una ulteriore ventina di metri.

Il generale Gustave Ferrié sfruttò la cima della torre per i suoi pioneristici esperimenti con il telegrafo senza fili. Il pittore Robert Delaunay ne fa uno dei suoi soggetti preferiti: fra il 1910 e il 1925 realizza una trentina di quadri che la ritraggono.

La torre riserva sorprese anche “in bassezza”, al di sotto dell’ampia base su cui poggiano i quattro piloni colossali. Nel sottosuolo, infatti, si trova un bunker risalente alla Prima Guerra Mondiale, dotato di passaggi segreti che portano fino alla riva della Senna, e la portentosa sala macchine che aziona gli ascensori idraulici, altrettanto efficaci, a molti decenni di distanza, come quelli moderni installati dopo!

 

CURIOSITÀ: Devi sapere che la torre è immune ma non insensibile agli agenti meteorologici. Secondo i precisi calcoli del suo progettista, in caso di vento forte può oscillare fino a nove centimetri, mentre sotto l’effetto del calore l’acciaio si può dilatare e curvare fino a quasi 18 centimetri, senza alcun effetto collaterale!

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