Durata file audio: 2.36
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

La Tour Eiffel non ha bisogno di presentazioni, come già sai è uno degli edifici più famosi del mondo!

Imitatissima, ammiratissima, inconfondibile e legata al nome del suo progettista, la vedi svettare all’estremità nord-occidentale dell’antica piazza d’armi delle esercitazioni militari, lo Champ de Mars. Ci puoi arrivare con qualsiasi mezzo, perfino in “bateau-mouche”, data la sua vicinanza alla Senna all’altezza del Pont d’Iéna.

Alta trecento metri, la torre fu innalzata in poco più di due anni da Gustave Eiffel, in tempo per essere inaugurata all’Esposizione Universale del 1889 che celebrava, a un secolo di distanza, l’inizio della Rivoluzione francese. Il lungimirante ministro del commercio e presidente della commissione fiera cercava un simbolo inequivocabile per affermare la modernità di Parigi, il suo ruolo di “faro” nella cultura, nel progresso, nell’industria di una Europa che stava conoscendo una piena espansione.

La struttura fu progettata dall’audace Gustave Eiffel, ingegnere esperto nella costruzione di ponti ferroviari. La costruzione crebbe velocemente, grazie all’impiego di operai abilissimi, abituati a lavorare ad altezze vertiginose, e di un efficace team di collaboratori, i cui settantadue nomi sono incisi sul fregio che corre al di sotto della prima piattaforma.

Il monumento è ancora più suggestivo dopo il calar del sole quando, grazie a una studiata illuminazione artificiale, risplende ancor di più e addirittura scintilla durante alcuni magici minuti. L’illuminazione notturna cambia colore, effetti e intensità a seconda delle circostanze. Impressionante, viceversa, è il totale spegnimento di tutte le luci in segno di lutto in caso di gravi avvenimenti.

 

CURIOSITÀ: Non ci crederai, ma prima, durante e dopo i lavori, la torre fu aspramente criticata da politici, architetti e intellettuali.

L’architetto del vicino complesso edilizio del Trocadero, l’architetto dell’Opéra, gli scrittori Alexandre Dumas figlio e Guy de Maupassant e molti altri firmarono una lettera aperta contro questa “torre inutile e mostruosa”. A loro si unì anche un coro di lamentele e denunce da parte di coloro che vivevano nelle vicinanze, che ne temevano il crollo. Ci fu perfino chi temette che la torre, magnetizzandosi, potesse attirare tutti gli oggetti di ferro di Parigi!

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