Durata file audio: 2.53
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Sei adesso nell’enorme giardino della Reggia, con viali e aiuole disegnati in maniera geometrica su un asse principale che si interseca con assi secondari, viali e vasche con fontane, secondo una tipologia che d’ora in poi verrà definita “giardino alla francese”, con perfette simmetrie fra lunghi viali diritti, prati squadrati e curatissimi, alte fila d’alberi, il tutto orchestrato con grande senso scenico e teatrale.

Il progetto dei giardini si deve all’architetto André Le Nôtre. Il tema principale del parco e dei suoi arredi (statue, giochi d’acqua, aiuole, fontane, vasi) è la figura di Apollo, il dio greco con cui il re si identificava, che illumina il mondo guidando il carro del sole.

Il genio di Le Nôtre seppe trasformare gli interventi di bonifica in elementi ornamentali, ricavando lunghi specchi d’acqua. In fondo al Grand Canal c’era addirittura un villaggio, chiamato “piccola Venezia”, dove un tempo abitavano marinai addetti a manovrare imbarcazioni d’ogni tipo sulle acque dei giardini.

Attraversare i viali dei giardini di Versailles è un’arte: il Re Sole in persona scrisse un manuale intitolato “Come illustrare i giardini di Versailles agli ospiti”. Seguendo l’itinerario consigliato da Luigi XIV, il percorso privilegiato attraverso il parco comincia dalla terrazza dietro il palazzo, piega a sinistra verso l’Orangerie, supera il boschetto della regina e poi il giardino del re fino alla grande Fontana di Apollo, vasta fontana affollata di statue, e poi ritorna verso il palazzo toccando la Fontana di Latona, in un simbolico itinerario del sole dall’aurora al tramonto.

Più che come regno della natura, il giardino “alla francese” va inteso come uno spazio di godimento visivo, fonte di passatempi e luogo di rappresentanza. Il suo gusto trionfale e celebrativo conquistò ben presto tutta Europa, e ogni principe degno di questo titolo concepì il desiderio di avere la “sua” Versailles. Eppure pensa che questi giardini Luigi XIV li lasciò aperti al popolo.

Pare che la domenica la strada da Parigi a Versailles fosse sempre ingorgata di gente che veniva a passeggiarci, e anche se spesso causavano danni, l’ingresso rimase sempre libero. E infatti anche tu, oggi, puoi visitarli gratis!

 

CURIOSITÀ: Conoscerai sicuramente la fiaba di Cappuccetto rosso. Devi sapere che il suo autore, Charles Perrault, era fratello di uno degli architetti preferiti dal Re Sole, e fu lui ad avere l’idea di realizzare nel parco trentadue fontane, una per ogni favola di Esopo.

 

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