Kojiro Matsukata, terzo figlio di un ex primo ministro giapponese, era il presidente della Kawasaki Dockyard, azienda che fabbricava navi. Aveva iniziato a collezionare opere d'arte a Londra durante la Prima Guerra Mondiale ed avendo raccolto una fortuna con la sua attività, dal 1916 in poi ne comprò un numero enorme arrivando a 10.000 pezzi, oltre a circa 8.000 stampe giapponesi acquistate dal gioielliere parigino Henri Véver, che ora sono nella collezione del Museo Nazionale di Tokyo.
Matsukata portò parte della sua collezione in Giappone con l’intenzione di costruire un museo e ne affidò il progetto al pittore britannico Frank Brangwyn, suo stretto amico e consulente. Tuttavia i suoi piani furono sconvolti dalla grave crisi economica del 1927, quando Matsukata si dimise da presidente della ditta di costruzioni navali e fu costretto a cedere le sue proprietà. Anche le opere d'arte che aveva portato in Giappone furono vendute all’asta.
Matsukata aveva lasciato anche un gran numero di opere a Londra, dove però andarono distrutte in un incendio nel 1939, e circa 400 a Parigi. Queste opere vennero prima sequestrate dal governo francese, alla fine della Seconda Guerra Mondiale come proprietà nemica, ma poi il governo francese decise di restituirne la maggioranza al Giappone come segno della rinnovata amicizia tra i due paesi nel 1959 e così nacque il Museo Nazionale di Arte Occidentale.