La gigantesca “Anfora geometrica” del museo archeologico di Atene fu realizzata intorno al 770 avanti Cristo e venne espressamente creata per essere posta, come segno di riconoscimento, sulla sepoltura di una donna.
Ossservando le minute decorazioni, ti accorgerai di due caratteristiche: su tutto regna un grande ordine e ogni forma, perfino la rappresentazione degli esseri umani, è raffigurata mediante disegni e schemi geometrici. Non si tratta di incapacità da parte degli artisti, ma della volontà di dare un ordine a tutto il cosmo, raffigurato simbolicamente sulle fasce in cui è divisa la decorazione. Infatti non si voleva riprodurre la realtà, come accadeva nelle epoche precedenti, in cui la si descriveva con esuberante naturalismo, ma simboleggiare il mondo attraverso dei segni astratti. Per questo il periodo in cui fu realizzato il vaso è chiamato Geometrico.
Nella fascia tra i manici puoi vedere la rappresentazione della morte, momento culminante dell'esistenza dell’uomo. La defunta è distesa su un letto e i personaggi intorno si disperano levando le braccia. Le altre fasce presentano disegni astratti o di animali, in serie di individui tutti identici tra di loro. L’artista vuole così significare che solo l’uomo è consapevole della morte.