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Il Museo Nazionale Archeologico di Atene ospita circa 11.000 reperti, raccolti nei numerosissimi siti archeologici di tutta la Grecia, che vanno dalla preistoria alla tarda antichità. È considerato uno dei più grandi musei del pianeta e contiene la più ricca collezione di arte dell'antichità greca del mondo.

Devi sapere che le opere d’arte dell’Antica Grecia hanno influenzato non soltanto l’arte romana, ma tutta l’arte occidentale; ti ricordo infatti che la Grecia ha fatto parte dell’impero romano sin dal 146 avanti Cristo.

I canoni di bellezza e armonia delle opere classiche sono state alla base dell’arte occidentale per oltre duemila anni, e lo sono tutt’ora. I grandi maestri della pittura, della scultura e dell’architettura, si sono sempre ispirati alle opere antiche, sia nei temi, raffigurando spesso miti greci, sia nelle forme.

Il primo museo archeologico nazionale in Grecia fu fondato ad Egina nel 1829. Successivamente la collezione fu dispersa in vari siti fino al 1858, quando fu annunciato un concorso internazionale di architettura per il progetto del nuovo museo.

La costruzione dell'edificio che ancora oggi ospita il museo venne iniziata nel 1866 e completata nel 1889 usando fondi del governo greco, della Società Archeologica Greca e di due donatori privati.

Il nome iniziale del museo era Museo Centrale, ma venne ribattezzato con il nome attuale nel 1881, dal primo ministro greco Trikoupis.

L’edificio che ospita il museo è in stile neoclassico e riprende proprio l’architettura classica dei templi, anche perché all’epoca un museo veniva proprio considerato un tempio della cultura e dell’arte. Ha però subito notevoli espansioni, necessarie per ospitare sempre nuovi reperti. Nel primo Novecento fu prima costruita una nuova ala est e poi un ulteriore edificio a due piani, mentre in occasione delle Olimpiadi del 2004, gli interni del museo sono stati interamente rinnovati. 

 

Curiosità: Durante la seconda guerra mondiale il museo fu chiuso e le antichità furono sigillate in apposite scatole e sepolte in siti nascosti per evitarne la distruzione o il saccheggio, così nel 1945 il museo poté riaprire.

 

 

 

 

 

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