BRERA PINACOTECA

Boccioni - Rissa In Galleria

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Durata file audio: 2:18
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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Anche se la pinacoteca di Brera è soprattutto una raccolta di arte antica, ci trovi anche una sezione di pregio dedicata al ventesimo secolo. Se sei appassionato di arte recente potrai ammirare una serie di ottime tele e sculture perlopiù italiane, ma non mancano neanche grandi nomi internazionali come Picasso, Braque e Giacometti.

La sala più interessante è quella dedicata al futurismo, dove dovresti essere adesso, davanti alla Rissa in Galleria del grande pittore calabrese Umberto Boccioni. Devi sapere che il futurismo si sviluppò proprio qui a Milano nei primi anni del Novecento, inizialmente solo come movimento letterario, ma poi si estese all'arte figurativa soprattutto grazie a Boccioni. Il futurismo rifiutava i musei e la tradizione del passato, e proponeva un insolito accostamento di stati d’animo, oggetti e figure, esaltando il progresso, la tecnica, le macchine, la velocità.

Il quadro rappresenta due donne che si azzuffano all’uscita di un caffè, creando intorno a loro un vortice di curiosi. In questo dipinto proprio la stessa borghesia, che si scandalizzava per i provocatori spettacoli teatrali messi in scena dai futuristi, viene a sua volta messa in ridicolo. Alla scena il pittore sembra quasi assistere con divertito distacco, sottolineato dal punto di vista dall’alto verso il basso, come se la stesse guardando da una finestra del primo piano.

A pochi anni di distanza dalle tranquille vedute cittadine o campestri del tardo Ottocento italiano e francese, Boccioni propone polemicamente una scena ambientata nella Galleria Vittorio Emanuele, illuminata dalla luce elettrica. La libertà dagli schemi tradizionali della pittura si esprime con una pennellata fatta di colpi rapidi e sicuri, e con colori sfolgoranti, da caleidoscopio.

 

 

CURIOSITÀ: Se il nome di Boccioni non ti sembra familiare, guardati in tasca o nella borsetta, perché potresti avere una sua opera! Infatti su alcune monete da 20 centesimi di euro è raffigurata una sua celebre scultura, intitolata Forme uniche della continuità nello spazio. La statua si trova sempre qui a Milano, ma non a Brera bensì al Museo del Novecento in Piazza del Duomo.

 

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