Ti trovi davanti alla Torre del Filarete, chiamata così dal nome dell'architetto toscano che la progettò. Accanto a lei c'è una grande fontana sempre affollata di turisti, soprattutto d’estate. Sulla torre puoi vedere la statua del santo protettore della città, Sant'Ambrogio, in abito da vescovo.
Con la benedizione del santo fra poco entrerai nel castello, dove noterai tanti pannelli indicatori e un ufficio informazioni. Lo Sforzesco è uno dei più grandi castelli d'Europa: oggi è diventato un grande complesso artistico che contiene musei, biblioteche e altri istituti culturali, con spazi espositivi in vari edifici e su quattro diversi livelli: sei pronto a entrare in un'autentica fortezza antica? e allora metti in pausa e vai alla Piazza d'Armi!
All’interno della cerchia di mura, scoprirai che il castello è diviso in tre cortili. Il più grande è la Piazza d’Armi, chiamato così perché un tempo ci stavano i soldati alloggiati nel castello - da una parte puoi vedere i resti di alcuni palazzi rinascimentali, mentre sul lato opposto noterai un edificio basso e lungo, dove una volta venivano ricoverati i malati di peste e che dal 2015 ospita una meravigliosa scultura di Michelangelo, la Pietà Rondanini. Lungo le mura puoi riconoscere il cammino di ronda, e sul fondo del fossato interno quei mucchi di palle di pietra ti ricordano che questa era una fortificazione fatta per resistere agli assedi.
La vedi quella torre ricoperta da una bellissima vite canadese? è la Torre di Bona di Savoia, dal nome dalla seconda duchessa della dinastia che sul finire del 400 rimase vedova dopo che suo marito Galeazzo Maria Sforza fu ucciso in una congiura: eh sì, nell'Italia del Rinascimento c'erano più intrighi che in una puntata del "Trono di spade"...
Adesso metti in pausa e vai nel cortile della Rocchetta!
Il cortile della Rocchetta, a sinistra, era la parte più protetta del castello, ed era qui che i duchi si rifugiavano in caso di attacco. Se alzi gli occhi, di fronte alla Torre di Bona vedrai la Torre della Castellana dove non per caso, nel posto di massima sicurezza, era custodito il tesoro del ducato, un tesoro degno del "Signore degli anelli"! Non perderti le decorazioni rinascimentali sul soffitto del portico, con i motti delle famiglie Sforza e Visconti.
E adesso metti in pausa e vai alla Corte Ducale!
Come noterai, qui nella Corte Ducale l'atmosfera è completamente diversa rispetto a quella guerriera del cortile della Rocchetta. Sembra di essere in un palazzo rinascimentale incastrato tra le mura di una fortezza. Senti quanta dolcezza in questo spazio abbellito da questo giardino con la lunga vasca al centro! Fu qui che venne a risiedere, nei vent'anni del suo dominio, il grande condottiero Ludovico il Moro, sotto il quale il Ducato di Milano conobbe il suo massimo splendore.
CURIOSITÀ: di fronte a te sta il Portico dell'Elefante, e se vai a guardare l'affresco che lo decora e riesci a distinguere le varie figure un po' sbiadite di animali, scoprirai perché si chiama così.