Questo incantevole profilo di una giovane dama fiorentina, dipinto nella seconda metà del 400, è il simbolo inconfondibile del museo e anche uno dei quadri più famosi della pittura italiana. Il proprietario, Gian Giacomo Poldi Pezzoli, lo comperò pensando che fosse un'opera di Piero della Francesca, mentre oggi è attribuito a Piero del Pollaiolo: in ogni caso, nel corso del tempo si è affermato come modello di lusso, di eleganza e di classe. Non per niente si trova a pochi passi da via Montenapoleone, la zona di Milano dove si concentrano gli atelier e gli show room della moda internazionale e dove dopo la visita potresti concederti qualche follia di shopping!
Non si sa con certezza chi fosse questa delicata fanciulla: forse si tratta di una certa Simonetta Cattaneo Vespucci, la bionda gentildonna che fu amata dal grande signore fiorentino Giuliano de’ Medici.
Con la sua silhouette definita da un contorno nitido e preciso, il dipinto è perfettamente in linea con il gusto della linea e del disegno che era in voga a Firenze nel corso del secondo Quattrocento. Il profilo immobile e sereno si staglia su un cielo azzurro, appena attraversato da qualche nuvoletta. Ti consiglio soprattutto di esaminare da vicino il modo straordinario con cui sono rese le stoffe e i gioielli, dal velluto della manica alle pallide perle sulla fronte, senza dimenticare la morbida reticella che scende dalla complicata acconciatura e avvolge l’orecchio. La giovane ha lo sguardo perso in lontananza, ti dà l'impressione di una bellezza nobile e irraggiungibile, quasi come se fosse una top model rinascimentale!
CURIOSITÀ: Per ottenere il rosso scarlatto della veste della dama, Pollaiolo utilizzò un colore chiamato chermes che costava moltissimo e infatti di solito veniva usato solo per tingere le vesti dei cardinali. Il colore si ricavava, pensa un po', dal corpo essiccato di un insetto, chiamato cocciniglia!