Il tono classico, elegante e intellettuale, è scelto dal bolognese Guido Reni per la tela Atalanta e Ippomene, dipinta intorno al 1625. Il pittore ti mostra un momento della gara di corsa fra l’imbattibile cacciatrice Atalanta e il furbo Ippomene, che distrae la rivale lasciando cadere a terra una dopo l’altra tre mele d’oro. Atalanta si ferma tre volte a raccoglierle, e Ippomene vince la gara. Invece di puntare sulla dinamica della corsa, Guido Reni sceglie di rappresentarla soffermandosi sull’incrocio dei corpi luminosi dei due avversari, nello sfondo bruno-azzurro del suolo e del cielo. Le anatomie levigate e perfette si incastrano in un gioco di gesti e rispondenze, fluido come una coreografia.