PIAZZA DEI MIRACOLI, Battistero Interno

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Durata file audio: 2.48
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

La prima cosa che ti colpisce all’interno del Battistero è la sua sobrietà: privo di decorazione ma ricchissimo di suggestione. L’alternanza di fasce in marmo chiaro e marmo scuro ha il potere di coinvolgerti immediatamente. 

Attraversa il corridoio circolare e vai alla grande aula centrale, passando sotto l’imponente anello di arcate che nel livello inferiore poggiano su colonne e in quello superiore su pilastri rettangolari. Dopo aver alzato lo sguardo per ammirare la maestosità dell’edificio e la cupola a tronco di cono di cui ti ho parlato nel file precedente, concentrati sul grande fonte battesimale duecentesco di forma ottagonale, che troneggia sul podio di tre scalini. La vasca decorata da formelle di marmo serviva per battezzare adulti e neonati.

Ma il pezzo forte del Battistero è lo straordinario pulpito realizzato nella seconda metà del ’200 dal suo stesso architetto: Nicola Pisano. Prenditi qualche minuto per girare intorno alla sua struttura esagonale: come vedi è particolarmente elaborata, con le colonne che poggiano su leoni o creature mostruose, che rappresentano il peccato che verrà sconfitto dal sacramento del battesimo. La forma esagonale è una novità assoluta, prima di allora i pulpiti erano sempre quadrati o rettangolari. Nei pannelli sul parapetto l’artista, che era di origini pugliesi, raffigura alcuni episodi della vita di Cristo: la Natività e l’Annuncio ai pastori, l’Adorazione dei Magi, la Presentazione al tempio, la Crocifissione e il Giudizio Universale. Ma non è solo la forma esagonale che rende quest’opera una pietra miliare nella storia della scultura italiana: è soprattutto il modo di rappresentare i personaggi, numerosi e di possenti dimensioni, che partecipano agli eventi con grande coinvolgimento personale, mentre nelle espressioni e nei gesti cogli le loro emozioni. Nota anche l’influsso dei modelli classici, per esempio nella figura di Maria nelle scene della Natività e dell’Adorazione dei Magi, che assomiglia più a una matrona romana che a una Vergine gotica. A ispirare lo scultore sono stati probabilmente i numerosi sarcofagi romani del vicinissimo Camposanto, da lui studiati con cura nei primi anni di attività a Pisa.

 

CURIOSITÀ: Non scordarti di visitare i matronei, le gallerie di ispirazione bizantina, a cui arrivi salendo una scala a chiocciola. Dall’alto potrai ammirare le intricate geometrie del pavimento intorno all’altare, di chiaro gusto arabo. Potrai anche renderti conto dell’eccezionale acustica del Battistero, famosa nel mondo; infatti ogni 30 minuti i custodi intonano qualche nota: sentirai l’eco, che meraviglia!

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