PIAZZA DEI MIRACOLI

Museo Delle Sinopie

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Durata file audio: 2:31
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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Tra i vari tesori che puoi ammirare nella piazza dei Miracoli ce n’è uno che è poco conosciuto al grande pubblico ma è assai affascinante: il Museo delle Sinopie.

Si tratta di un antico edificio risalente alla seconda metà del ‘200, con la facciata di mattoni. Ma pensa che fino a cinquant’anni fa qui c’era un ospedale, e la grande aula rettangolare dove oggi vedrai le sinopie era il luogo dove malati e pellegrini ricevevano assistenza.

Ma cosa sono esattamente le sinopie? Lo scopri visitando il museo: sono i disegni preparatori che vengono usati nella tecnica dell’affresco. Questa tecnica prevede che i pigmenti del colore del dipinto vengano applicati sulla parete quando lo strato superiore dell’intonaco è ancora bagnato. L’artista era quindi costretto a dividere la parete in sezioni, chiamate “giornate”, ciascuna delle quali corrispondeva alla parte dell’affresco da completare, appunto, in una giornata. Con questo sistema si poteva decorare velocemente grandi superfici murarie con risultati duraturi, anche se il poco tempo che il pittore aveva a disposizione gli rendeva quasi impossibile correggere eventuali errori. Per questo il disegno preparatorio era fondamentale per provare la composizione, studiare la posa delle figure e definire i vari dettagli. A questo servivano quindi le sinopie, un nome che deriva dalla città di Sinope, sul Mar Nero, da cui proveniva la polvere rossa che serviva per fare il disegno.

Nel livello inferiore di questo splendido spazio puoi ammirare le sinopie degli affreschi quattrocenteschi, soprattutto di Benozzo Gozzoli, mentre quelle degli affreschi più celebri, a cominciare dal Trionfo della Morte del Camposanto, le trovi nel livello superiore, da cui potrai godere anche di spettacolari vedute di insieme.

 

CURIOSITÀ: Oltre a essere la più grande raccolta di disegni medievali al mondo, il Museo delle Sinopie è anche probabilmente l’unico museo nato…. da un bombardamento!! Infatti nella Seconda guerra mondiale una granata americana colpì il tetto del Camposanto incendiandolo. Per proteggere gli affreschi dal piombo fuso che colava dall’alto si dovette staccarli con la tecnica dello “strappo”: e sotto furono scoperte le sinopie, fatte con l’ocra rossa. Anche queste furono subito staccate e fecero nascere l’idea di creare un museo speciale apposta per loro!

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