BOCCA DELLA VERITA'

Piazza

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Durata file audio: 2:24
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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La Bocca della Verità è uno dei luoghi più “magici” di Roma!

La vivace piazza dove ti trovi, al centro della quale zampilla una fontana barocca, occupa lo spazio dell’antico “Foro Boario”, il mercato del bestiame di Roma. Sei a breve distanza dal Circo Massimo, quasi sulla riva del Tevere davanti all’Isola Tiberina, in una zona che era un ottimo punto commerciale ed è ricca di importanti resti della Roma antica. Ti parlerò infatti di due piccoli templi molto ben conservati che risalgono entrambi all’età repubblicana, fra il 200 e il 100 avanti Cristo.

Il primo è il Tempio di Portuno, di forma rettangolare, dedicato al dio che proteggeva gli scali e i porti dei fiumi. È un edificio semplice ed elegante che sorge su un podio a gradinata. Il frontone triangolare è sorretto da quattro colonne scanalate che come puoi dedurre dai capitelli a ricciolo sono di ordine ionico. Anche questo tempio, come altri monumenti qui a Roma, si è conservato grazie al fatto che nel primo medioevo era stato trasformato in una chiesa cristiana.

 

Ora metti in pausa e spostati adesso davanti al Tempio di Ercole Vincitore.

 

Lo noterai a forma circolare e interamente circondato da venti colonne snelle: è il più antico edificio romano in marmo che ci sia pervenuto. Proprio qui sotto, scorreva l’ultimo tratto della Cloaca Maxima, il grande canale che serviva da fognatura ma anche come scolo delle acque che si infiltravano sul Palatino: puoi vedere ancora oggi l’arco da cui usciva, per riversarsi nel Tevere.

A brevissima distanza, in direzione della chiesa di San Giorgio in Velabro, troverai l’arco di Giano, un’arcata aperta su quattro lati realizzata nel IV secolo dopo Cristo, e più in là l’Arco degli Argentari, dove si trovavano le botteghe dei cambiavalute.

 

CURIOSITÀ: Si dice che sotto l’Arco degli Argentari fosse nascosto un tesoro. Nel ‘400 ci fu uno strano personaggio che ottenne il permesso di effettuare uno scavo ai piedi dell’arco e poi sparì nella galleria che lui stesso aveva scavato. Non si sa se sia stato inghiottito dalla terra o se abbia trovato il tesoro e sia fuggito col bottino.

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