Durata file audio: 2.47
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Per la tua visita al Foro ti consiglio di cominciare dall’alto, dalle arcate del Tabularium, ovvero l’imponente edificio che trovi sotto il Campidoglio o dalle balconate panoramiche alle spalle del Vittoriano e con un colpo d’occhio generale sull’ampio campo di scavi.

Ti consiglio di prendere come punti di riferimento i monumenti meglio conservati: in primo piano puoi ammirare l’Arco di Settimio Severo, a tre arcate, e di fianco, a destra, le colonne superstiti del Tempio di Nettuno.

Dietro l’arco incomincia l’antica Via Sacra; sul lato di sinistra vedi l’edificio della Curia e la spianata dove un tempo sorgeva la Basilica Emilia. Come ti ho detto, gli edifici trasformati in chiese cristiane sono quelli che si sono conservati meglio, come ad esempio il Tempio di Antonino e Faustina.

Al centro, isolata, riconosci facilmente la colonna che fu fatta erigere nel 608 dall’imperatore bizantino Foca. Le tre belle colonne alla sua destra, dietro il podio a gradini, il lastricato e i resti della Basilica Giulia, sono tutto ciò che resta del Tempio dei Dioscuri, vicino al quale vedi il circolare Tempio di Ercole Vincitore.

Più lontano, seguendo il tracciato della Via Sacra, scorgi la facciata della chiesa di Santa Francesca Romana. A sinistra hai le poderose arcate della Basilica di Massenzio; dietro, la sagoma inconfondibile del Colosseo; a destra l’Arco di Tito, dietro al quale intravedi l’Arco di Costantino; ancora più a destra, il colle Palatino.

Adesso puoi scendere nell’area archeologica, entrando da via dei Fori Imperiali, in corrispondenza della Basilica Emilia. Una volta entrato nel Foro, ti consiglio di portarti subito in fondo a destra, sotto il colle del Campidoglio, dominato dai resti imponenti del Tabularium.

Il primo monumento che incontrerai lungo la Via Sacra è l’Arco a tre arcate innalzato nell’anno 203 in onore dell’imperatore Settimio Severo, vincitore di campagne militari in Oriente. Sui basamenti delle alte colonne sono scolpiti con grande efficacia e non senza nobiltà i capi “barbari” presi prigionieri.

Le otto colonne di granito vicino a te sono quelle del Tempio di Saturno e sono tra le più antiche rimaste in piedi a Roma, hanno più di 2300 anni! Sono a fusto liscio e con capitelli ionici a doppio ricciolo. Qui vicino c’era il Tesoro di Stato, ora distrutto.

 

CURIOSITÀ: Tra l’arco di Settimio Severo e il tempio di Nettuno puoi ancora riconoscere i resti della piattaforma su cui furono collocate le prue metalliche delle navi cartaginesi sconfitte.

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