Il tempio di Vesta, situato all'estremità orientale del Foro Romano, è un antico tempio rotondo risalente al VI secolo a.C., associato a un complesso religioso legato al culto della dea Vesta. Probabilmente uno dei più antichi di Roma, attribuito a Numa Pompilio, custodiva il fuoco sacro senza avere un'immagine della divinità. Simbolo dell'aggregazione della comunità, acquisì rilevanza politica durante l'espansione urbana. Trasferito al Foro, rappresentava il focolare e la casa dello Stato. Gestito dalle Vestali, sacerdotesse della nobiltà, manteneva il fuoco sacro rispettando il voto di castità. Il tempio subì distruzioni e ricostruzioni, con l'ultima versione realizzata sotto Commodo e Giulia Domna. Nel 391 d.C., con i decreti di Teodosio I, fu proibito il culto a Vesta, il fuoco sacro fu spento e l'ordine delle Vestali fu sciolto, segnando la fine del antico rito.