Il tuo percorso comincia dalla Stanza della Segnatura. Originariamente era la biblioteca privata del papa, suddivisa nelle quattro discipline umanistiche: teologia, filosofia, poesia e diritto. Sopra gli scaffali coi libri c’erano i grandi affreschi che raffiguravano i fatti e i personaggi più importanti di queste discipline.
Dopo un’accurata preparazione grafica, Raffaello dipinge per primo l’affresco intitolato la Disputa del Sacramento, sulla parete riservata ai volumi di teologia. Al centro della composizione vedi un altare su cui è esposta l’ostia consacrata. Intorno, un gruppo di ecclesiastici discute sulla natura mistica dell’Eucarestia. Raffaello dispone santi e teologi in un doppio semicerchio: alcuni toccano terra altri sono seduti fra le nuvole, intorno alle figure di Dio Padre e di Gesù Cristo.
Passa ora all’affresco successivo intitolato Scuola di Atene, che era affrescata nella sezione filosofia. Raffaello ti presenta tutti i massimi pensatori dell’antichità come su un palcoscenico teatrale, sovrastato da un gigantesco edificio forse ispirato al cantiere della nuova Basilica di San Pietro. I filosofi sono distribuiti in gruppi: al centro Platone e Aristotele fanno gesti che sintetizzano le loro dottrine. Puoi divertirti a scoprire come qui Raffaello ritrae molti suoi illustri colleghi: in Platone che indica il cielo riconosci facilmente Leonardo, l’Eraclito imbronciato al centro che appoggia la guancia alla mano ha le fattezze di Michelangelo, quello che vedi tracciare figure geometriche con il compasso è il matematico Euclide con la faccia di Bramante; all’estrema destra puoi scorgere anche Raffaello stesso.
Passa ora all’affresco intitolato Parnaso.
L’idea di una continuità tra l’antichità classica e il presente è ripresa nella scena del monte Parnaso, sulla parete dei libri di poesia. Apollo, al centro, suona la lira, circondato dalle nove muse e dai poeti di ogni tempo (Omero, Saffo, Virgilio, Dante, Petrarca, Ariosto...), che puoi riconoscere dal fatto che sono incoronati d’alloro.
Infine nella parete dei libri di legge puoi ammirare l’affresco intitolato le tre Virtù cardinali: Fortezza, Prudenza, Temperanza. Sopra di loro, nel soffitto, occhieggia il tondo con la Giustizia. Le due scene sottostanti Raffaello non fece in tempo a dipingerle: il papa volle che passasse subito alla decorazione della stanza successiva.
CURIOSITÀ: Come ti dicevo, nei panni del filosofo Eraclito Raffaello ha raffigurato Michelangelo, ma noterai che i suoi stivali sono dipinti in primo piano. Non a caso: pare che Michelangelo li calzasse sempre, perfino quando dormiva. Li toglieva solo quando li cambiava con dei nuovi, tanto che la sua pelle restava attaccata al cuoio!